Fonte (https://www.hospitalitynews.it/per-una-libra/)
Come ricorderete, Facebook ha rivelato di voler creare la propria criptovaluta: il progetto Libra, il progetto della moneta mondiale online basata sulla tecnologia del blockchain è partito e ne è prevista l’introduzione a metà del 2020. Facebook, attraverso la sua società sussidiaria Calibra, ci ha messo la faccia e qualche dollaro come progetto proprio, ma in realtà è solo uno dei 28 fondatori di Libra Association, di cui fa parte anche Booking.
È stato assicurato dallo stesso Zuckerberg sul Wall Street Journal che verrà garantita la privacy dell’utente in quest’eterna rincorsa tra normative e relativi aggiramenti, ed è stato garantito che la nuova criptomoneta non subirà le stesse fluttuazioni valutarie subite dai vari Bitcoin o Ethereum, prevedendo l’ancoraggio del suo valore a un paniere di attività volte a garantirne la stabilità e difenderla da ogni forma di speculazione. Questo dovrebbe implicare accordi con autorità bancarie, non ancora definite, per prevenire il riciclaggio di denaro e altri reati finanziari. Prepariamoci quindi a svuotare portafogli e conti bancari per riempire i nostri wallet: gli hotel, vista la partecipazione del colosso di Amsterdam, non saranno esclusi da questa rivoluzione globale. Già da un anno e mezzo Booking.com ha preparato il campo con l’introduzione dei pagamenti attraverso le carte virtuali, la cui adesione per adesso è ancora una facoltà delle strutture.
Mentre stiamo riscontrando le implicazioni dell’introduzione dello sconto sull’acquisto anticipato e della tariffa booking basic sulle nostre strategie di vendita, la notizia dell’avvento di Libra rischia dunque di diffondere ulteriore terrore nell’Albergatore. È sempre più urgente la necessità di volgere lo sguardo verso una nuova maniera di concepire nuove strategia di pricing, vendita e comunicazione: largo quindi al dibattito su quali potranno essere le contromisure degli alberghi per “contrastare” il sempre maggior potere dei grandi operatori internazionali o, ancor meglio, per adattarsi ed essere protagonisti all’interno dei nuovi scenari che questi ci consegnano. Per ora gli unici operatori del mercato turistico che sono coinvolti nel progetto sono Booking e Uber; non ci rimane che attendere e vedere come si muoveranno gli altri operatori del mercato, perciò segniamoci questo appuntamento per la metà del 2020 e vediamo come cambierà l’esperienza dell’acquisto online dei soggiorni alberghieri e, dall’altro lato della medaglia, per gli albergatori, l’esperienza di vendita e soprattutto d’incasso.